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La cromatura

Indice contenuti

Cromatura metallica: processo, vantaggi e fai da te

Nell’ambito delle lavorazioni superficiali dei metalli, la cromatura è senza dubbio uno dei processi maggiormente utilizzati per il risultato estetico e i vantaggi funzionali.

In questo articolo scopriamo cos’è la cromatura, come avviene il processo e quali sono i suoi vantaggi, quali metalli sono i più indicati e quali i settori che più la impiegano.

cromatura metallica

Cos’è la cromatura

La cromatura è una lavorazione superficiale dei metalli che si serve di uno strato di cromo per aumentare l’effetto estetico e la funzionalità del materiale, garantendo durezza e robustezza, insieme ad un aspetto lucido o satinato.

La cromatura più diffusa è la cosiddetta cromatura a spessore, conosciuta anche come cromatura dura o galvanica, e prevede appunto l’applicazione di uno strato di cromo su un componente metallico. 

Questo trattamento avviene tramite elettrodeposizione, all’interno di celle elettrolitiche (vasche), dove il pezzo da trattare viene immerso in una soluzione chimica specifica e sottoposto a corrente elettrica.

Il processo è ampiamente utilizzato per diversi materiali, tra cui ferro, acciaio, rame, ottone e persino plastica, offrendo protezione contro la corrosione, aumentando la durezza superficiale e migliorando l’aspetto estetico. La cromatura forma un rivestimento resistente che prolunga la durata dei manufatti, li protegge dall’usura e ne migliora le prestazioni meccaniche.

Nonostante i progressi tecnologici degli ultimi anni abbiano permesso lo sviluppo di alternative innovative alla tradizionale cromatura, questa lavorazione rimane ancora una delle soluzioni più apprezzate per la sua capacità di combinare estetica e resistenza in un unico processo.

cromatura galvanica come si fa e processo

Il cromo

Il cromo raramente si presenta in natura allo stato puro: molto più spesso si mostra come un minerale dall’aspetto opaco, di colore nero o marrone scuro con riflessi metallici, la cromite.

L’elemento chimico cromo, quando isolato, è un metallo di colore argenteo, brillante e con una superficie riflettente. È duro e resistente, ma anche fragile. Può essere lucidato fino a ottenere una finitura speculare, caratteristica che lo rende particolarmente adatto per la cromatura decorativa e funzionale.

Il suo simbolo chimico è Cr e ha numero atomico 24

cromatura elemento chimico cromo

Uno dei principali motivi per cui il cromo viene usato per la cromatura è la sua elevata resistenza alla corrosione. Quando viene applicato sulla superficie di un altro metallo, il cromo forma un sottile strato protettivo che lo rende altamente resistente all’ossidazione e all’usura. Questo significa che i manufatti cromati, come componenti meccanici o decorativi, restano brillanti e protetti dall’azione di agenti esterni per lunghi periodi.

La sua lucentezza e il suo colore argentato donano infine una finitura elegante e raffinata.

Il processo di cromatura

Come si fa la cromatura?

La cromatura è un processo elettrochimico che si basa su una tecnica chiamata galvanostegia, sviluppata all’inizio dell’Ottocento da Johann Wilhelm Ritter. Questo metodo sfrutta reazioni di ossidazione e riduzione, in cui gli elettroni vengono scambiati tra materiali. Nel caso della cromatura, l’oggetto da rivestire viene immerso in una soluzione contenente sali di cromo, solitamente il solfato cromico.

Il processo si svolge all’interno di una cella elettrolitica, dove due elettrodi vengono inseriti nella soluzione: un catodo (l’oggetto da cromare) e un anodo, che solitamente è un metallo inerte. Quando una corrente elettrica attraversa la soluzione, i cationi (ioni positivi di cromo) si spostano verso il catodo, dove avviene una reazione di riduzione: gli ioni di cromo acquisiscono elettroni e si trasformano in atomi di cromo metallico. Questo deposito di cromo si accumula gradualmente sull’oggetto, formando uno strato uniforme.

La galvanostegia, utilizzata anche per altri rivestimenti come nichelatura e zincatura, permette di ottenere un rivestimento sottile e omogeneo. 

A differenza della cromatura galvanica, che si basa su un processo elettrolitico, esiste anche la cromatura a caldo, in cui il cromo viene applicato per fusione diretta sulla superficie metallica. Questo approccio risulta in uno strato più spesso e resistente, ideale per applicazioni che richiedono maggiore durevolezza.

Vediamo in dettaglio come si svolge il processo di cromatura, le principali tipologie e le differenze tra esse.

Fasi del processo di cromatura

Il processo di cromatura si articola in diverse fasi, che possono variare leggermente a seconda del tipo di cromatura utilizzato (galvanica o a caldo). Tuttavia, il principio di base rimane lo stesso e consiste nel depositare uno strato di cromo su un materiale attraverso una serie di reazioni chimiche e fisiche.

  • Preparazione della superficie
  • Decapaggio e attivazione
  • Cromatura
  • Rifinitura

1) La cromatura inizia con la preparazione accurata della superficie del pezzo da trattare. Questa fase è cruciale per garantire l’adesione uniforme del rivestimento e ottenere una finitura perfetta. Il manufatto viene sottoposto a una serie di bagni di pulizia, noti come bagni di sgrassatura. Durante questa fase, l’oggetto è immerso in soluzioni chimiche per rimuovere oli, grassi, polvere e altre impurità che potrebbero compromettere la qualità del rivestimento finale.

2) Dopo la pulizia, il pezzo subisce il decapaggio, un trattamento con acido solforico che rimuove eventuali ossidi presenti sulla superficie. Questa fase attiva la superficie del metallo e lo prepara per la successiva deposizione del cromo. In alcuni casi, come nelle cromature galvaniche, viene applicato uno strato preliminare di nichel per migliorare l’adesione del cromo e rendere la superficie ancora più uniforme.

3) La cromatura vera e propria avviene solitamente tramite il processo galvanico, noto anche come cromatura elettrolitica. In questa fase, il pezzo viene immerso in una soluzione elettrolitica contenente cromo (solitamente solfato cromico o cromo trivalente) e collegato come catodo in una cella elettrolitica. Un anodo inerte viene immerso nella stessa soluzione. Quando si applica una corrente elettrica, avviene una reazione elettrochimica: gli ioni di cromo, presenti nella soluzione, si riducono e si depositano sulla superficie del pezzo, creando un rivestimento uniforme.

4) Al termine della cromatura, il pezzo cromato viene solitamente sottoposto a operazioni di lucidatura e finitura. Questa fase serve a eliminare eventuali imperfezioni e a ottenere una superficie perfettamente liscia e brillante. Il risultato finale può variare da una finitura a specchio a una finitura satinata, a seconda delle esigenze del cliente.

Tipologie di cromatura: galvanica, a caldo, a spessore, flash

Esistono diversi tipi di cromatura, ciascuno con specifiche caratteristiche e applicazioni. 

  • Cromatura galvanica
  • Cromatura a caldo
  • Cromatura a spessore
  • Cromatura flash

Le due principali tipologie sono la cromatura galvanica (o elettrolitica) e la cromatura a caldo

Oltre a queste, ci sono varianti specifiche come la cromatura a spessore, la cromatura flash e i processi basati su cromo esavalente o trivalente.

La cromatura galvanica è la tecnica più comune e prevede l’uso di un processo elettrolitico per depositare il cromo sulla superficie del pezzo. Si utilizzano soluzioni di sali di cromo, attraverso le quali viene fatta scorrere una corrente elettrica che provoca la deposizione di uno strato di cromo. Questo processo è ideale per rivestimenti sottili e uniformi, utilizzati principalmente in applicazioni decorative o per migliorare la resistenza alla corrosione.

La cromatura a caldo differisce dalla galvanica poiché prevede l’applicazione di un rivestimento di cromo attraverso un processo di fusione. Il pezzo metallico viene immerso in un bagno di cromo fuso, oppure il cromo viene applicato tramite spruzzatura a caldo. Questo metodo è utilizzato quando è necessario uno strato di cromo più spesso e resistente, come nel caso di componenti meccanici che devono sopportare elevate sollecitazioni, come pistoni o ingranaggi.

La cromatura a spessore, anch’essa ottenuta tramite processo galvanico, mira a ripristinare lo spessore originale di componenti consumati, soprattutto nei casi in cui il pezzo ha subito un’erosione significativa durante l’uso. Il rivestimento di cromo spesso viene applicato per migliorare la durezza e la durata del componente, permettendone il riutilizzo.

La cromatura flash prevede la deposizione di uno strato molto sottile di cromo, solitamente compreso tra 3 e 7 micron. Questo tipo di cromatura è utilizzato principalmente su piccoli particolari e permette di ottenere un rivestimento protettivo in tempi ridotti, con una produttività elevata e senza la necessità di ulteriori operazioni di rettifica.

Le principali differenze

Le differenze principali tra le varie tecniche di cromatura riguardano il processo utilizzato, lo spessore del rivestimento e le proprietà del prodotto finale.

Cromo esavalente vs cromo trivalente. La cromatura da bagno di cromo esavalente è stata a lungo la più diffusa, ma presenta problemi di tossicità per l’ambiente e la salute umana. In risposta a queste preoccupazioni, l’uso del cromo trivalente è considerato più ecocompatibile. Tuttavia, il cromo trivalente è meno adatto per spessori elevati, risultando maggiormente indicato per applicazioni decorative o protettive leggere.

I vantaggi della cromatura

La cromatura offre una serie di vantaggi sia pratici che estetici, tra i principali benefici spiccano:

  • resistenza alla corrosione
  • resistenza alle alte temperature
  • durezza e robustezza superficiale e strutturale
  • valore estetico
  • versatilità

Il cromo, grazie al suo alto potenziale elettrochimico, nobilita il substrato sottostante, come l’acciaio al carbonio, proteggendolo dagli attacchi di ambienti aggressivi. Questo effetto è amplificato dalla passivazione, un fenomeno naturale in cui si forma uno strato di ossido protettivo sulla superficie del cromo, migliorando ulteriormente la sua resistenza alla corrosione.

Dal punto di vista meccanico, il cromo è estremamente duro, il che lo rende ideale per applicazioni dove la resistenza all’usura è fondamentale (è spesso utilizzato su componenti soggetti a forte stress).

Un altro vantaggio interessante del rivestimento in cromo è il suo comportamento come “smart coating“. In presenza di un danneggiamento del rivestimento, gli atomi di cromo esavalente possono migrare verso l’area colpita, riparando in parte il danno e prolungando la vita utile del componente.

La cromatura non si limita solo a migliorare la funzionalità dei materiali, ma contribuisce anche alla loro estetica

La finitura cromata dona una lucentezza distintiva e può essere modificata per ottenere effetti diversi, come una superficie satinata. Questo effetto opaco si raggiunge mediante un ultimo trattamento in bagno con oli speciali, che creano microbolle uniformemente distribuite sulla superficie del pezzo, conferendogli un aspetto più morbido e meno brillante.

Nonostante i suoi numerosi vantaggi, è importante prestare attenzione allo spessore del rivestimento cromato. Se troppo sottile, può deteriorarsi rapidamente; se eccessivamente spesso può rendere il rivestimento fragile e soggetto a fratture.

Gli svantaggi della cromatura

Nonostante i numerosi vantaggi, la cromatura presenta anche alcuni svantaggi che devono essere attentamente considerati. 

I principali sono:

  • corrosione localizzata 
  • tensioni residue
  • costi elevati

Il problema sorge infatti quando il film protettivo di cromo si rompe o presenta porosità. In questi casi, la corrosione del metallo sottostante avviene in modo estremamente localizzato e intenso, poiché il rivestimento non è più in grado di proteggere adeguatamente la superficie esposta. Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle vecchie automobili, dove le parti cromate si degradano visibilmente con il tempo.

Per prevenire questi problemi, è essenziale che lo spessore del rivestimento sia adeguato. Tuttavia, uno spessore maggiore aumenta inevitabilmente il costo del processo di cromatura. La scelta dello spessore ottimale dipende dal tipo di metallo da proteggere, dalle condizioni ambientali a cui sarà esposto e da considerazioni economiche. Un rivestimento troppo sottile si usurerà più velocemente, esponendo il metallo a corrosione accelerata, mentre uno troppo spesso può causare tensioni residue di trazione sulla superficie.

Queste tensioni possono degradare le proprietà meccaniche del materiale sottostante, specialmente in termini di resistenza alla fatica. Nei casi peggiori, possono addirittura innescare fenomeni auto-esaltanti di corrosione e fatica, riducendo drasticamente la durata del componente trattato. È quindi cruciale bilanciare correttamente spessore, costi e resistenza meccanica per ottenere una cromatura durevole e di qualità, capace di resistere agli stress ambientali e meccanici a cui sarà sottoposta durante la sua vita utile.

Quali metalli si possono cromare?

La cromatura è un processo versatile che può essere applicato a una vasta gamma di metalli, ciascuno dei quali beneficia del rivestimento di cromo in modi diversi, a seconda delle esigenze specifiche. 

Tra i metalli più comunemente cromati troviamo:

Alluminio. La cromatura sull’alluminio conferisce brillantezza e una migliore resistenza alla corrosione, rendendolo ideale per componenti come cerchioni automobilistici, maniglie, e accessori vari (utilizzato nei settori automobilistico, dell’arredamento e dell’aviazione).

Acciaio inossidabile. La cromatura sull’acciaio inossidabile migliora l’aspetto estetico e la resistenza alla corrosione. È molto utilizzato in ambiti come la rubinetteria, l’arredamento di design e le applicazioni mediche (utilizzato nei settori dell’edilizia, sanitario e arredamento).

Ottone. Il trattamento di cromatura sull’ottone dona una finitura lucida e raffinata, aumentando sia la durabilità che l’estetica. È spesso usato in elementi decorativi, maniglie, rubinetti e accessori di lusso (utilizzato nei settori dell’arredamento, della gioielleria e degli accessori di lusso).

Rame. Adatto per applicazioni decorative e architettoniche, come sculture, maniglie e rubinetterie (utilizzato nei settori dell’architettura, delle arti decorative e degli impianti idraulici).

Ferro e ghisa. Questo trattamento è spesso applicato su attrezzi, utensili, parti di macchinari e componenti strutturali (utilizzato nei settori industriale, automobilistico e degli utensili).

Leghe di zinco (Zama). La cromatura su leghe di zinco, come la zama, offre una finitura estetica di alta qualità e una maggiore protezione dalla corrosione. È utilizzata in piccoli componenti, maniglie e accessori (utilizzato nei settori dell’arredamento, automobilistico e dei piccoli elettrodomestici).

La cromatura è utilizzabile anche su altri materiali, purché adeguatamente preparati, e offre soluzioni personalizzate per una vasta gamma di settori e applicazioni che vediamo ora.

Campi d’applicazione: i settori che più si servono della cromatura

La cromatura trova ampio utilizzo in una vasta gamma di settori industriali e produttivi perché, grazie alle sue proprietà, è possibile applicarla a molteplici componenti metallici e persino plastici.

cromatura settori applicazione

I principali campi d’applicazione e i settori che più impiegano la cromatura sono:

Minuteria

La minuteria comprende piccoli componenti metallici, come viti, bulloni, molle e rivetti. La cromatura di questi pezzi offre una protezione contro la corrosione e ne migliora la durata, soprattutto quando questi elementi sono esposti a condizioni ambientali difficili o aggressive. È comune trovare minuteria cromata nell’elettronica di precisione, negli elettrodomestici e nelle applicazioni industriali.

Utensileria

Nel campo degli attrezzi e degli utensili, la cromatura è spesso utilizzata per aumentare la resistenza all’usura e alla corrosione. Martelli, cacciaviti, pinze e chiavi inglesi cromati non solo durano più a lungo, ma sono anche più facili da pulire e mantenere. La finitura cromata aiuta a prevenire la ruggine, rendendo questi strumenti ideali per ambienti professionali o condizioni di lavoro gravose.

Oggettistica e Accessori

La cromatura è ampiamente utilizzata anche nel settore dell’oggettistica e degli accessori. Gioielli, orologi, occhiali e articoli decorativi come cornici o statuette possono essere cromati per ottenere superfici lucenti e resistenti. Il cromo aumenta la longevità di questi articoli, proteggendoli dall’usura quotidiana e conferendo un aspetto di alta qualità che è apprezzato nei prodotti di fascia alta.

Automotive

Uno dei settori più significativi per la cromatura è l’automotive. Componenti cromati come paraurti, cerchioni, maniglie delle portiere, specchietti e altri dettagli sono comuni nelle automobili moderne. Oltre a migliorare l’estetica con superfici lucide e accattivanti, la cromatura fornisce resistenza alla corrosione e all’abrasione, essenziale per le condizioni climatiche variabili e l’uso intenso a cui i veicoli sono sottoposti. Inoltre, alcuni componenti del motore, come i pistoni, possono essere cromati per aumentarne la resistenza all’usura e migliorare le prestazioni meccaniche.

cromatura settori usi e impieghi

Ciclo e Motociclo

Il settore delle due ruote, sia biciclette che motociclette, impiega frequentemente la cromatura per migliorare la durata e l’aspetto di diverse parti. Manubri, forcelle, cerchioni e componenti del telaio vengono spesso trattati con cromatura per resistere agli agenti atmosferici e all’usura meccanica. In particolare, le motociclette d’epoca e di lusso sfruttano il cromo per aumentare il fascino estetico, conferendo un look classico e raffinato.

Arredamento

Nel settore dell’arredamento, la cromatura è ampiamente utilizzata per conferire un aspetto elegante e moderno ai mobili e agli accessori. Tavoli, sedie, lampade, maniglie e altri elementi in metallo cromato trovano spazio in ambienti di design. La cromatura, inoltre, garantisce una facile pulizia e una maggiore durata nel tempo, rendendo i mobili più resistenti agli agenti chimici e fisici, oltre a migliorare l’estetica grazie alla loro brillantezza o alla finitura satinata.

Industria della moda

Anche nel mondo della moda e del design di lusso, la cromatura è impiegata su una varietà di accessori, come cinture, fibbie, bottoni e zip. La capacità del cromo di donare una brillantezza accattivante e duratura rende questi prodotti attraenti sia dal punto di vista estetico che funzionale, migliorandone la qualità percepita.

Settore medico

In ambito medico, la cromatura è usata per strumenti chirurgici, attrezzature mediche e dentistiche. La finitura cromata non solo migliora la durata e la resistenza alla corrosione degli strumenti, ma assicura anche una maggiore facilità di sterilizzazione, fondamentale per mantenere gli standard igienici richiesti in ambiente sanitario.

Industria pesante

Nel settore industriale, la cromatura trova impiego in componenti di macchinari, ingranaggi, cilindri e altre parti soggette a usura e stress meccanico. Ad esempio, i cilindri idraulici o pneumatici cromati sono comuni in macchinari per il movimento terra e attrezzature industriali.

Settore navale e aereonautico

Nel settore navale, la cromatura è la soluzione ideale per componenti esposti a condizioni di forte umidità e salinità, come ringhiere, bulloni e altre parti esterne di yacht e navi. Allo stesso modo, nel settore aeronautico, la cromatura contribuisce a migliorare la resistenza all’usura di parti meccaniche e strutturali, mantenendo il peso contenuto e garantendo la sicurezza e la longevità dei componenti.

Cromatura “FAI DA TE”: guida, vantaggi, svantaggi e avvertenze

Esistono numerosi kit di cromatura galvanica accessibili a prezzi contenuti, perfino vernici e bombolette spray (in questo caso si tratta di tutt’altra tipologia di rivestimento).

Ma è davvero possibile cromare un oggetto con il “fai da te”?

Si tratta di una soluzione valida o un rimedio temporaneo e poco affidabile?

La cromatura galvanica “fai da te” è una tecnica spesso usata soprattutto per rinnovare parti di veicoli come auto e moto, ma anche per abbellire oggetti d’arredo metallici. 

Nonostante dunque sia effettivamente possibile ed economico, il procedimento fai da te richiede comunque una certa competenza tecnica, attrezzature specifiche e alcune attenzioni.

Ecco come fare:

1) Si inizia con la preparazione della superficie: questa deve essere pulita a fondo, eliminando qualsiasi traccia di sporco, grasso o ruggine. 

Una volta pulito il metallo, si applica un primer che favorisca l’adesione del cromo. 

2) Successivamente, si passa al processo vero e proprio di cromatura, che si basa sulla tecnica dell’elettrodeposizione. In questa fase, il pezzo ha bisogno di essere immerso in una soluzione elettrolitica contenente cromo, mentre una corrente elettrica porterà alla deposizione del metallo sulla superficie. Una volta completata l’operazione, il pezzo viene lucidato per ottenere il tipico effetto brillante e riflettente.

Uno dei principali vantaggi della cromatura fai da te è il risparmio economico. Invece di affidarsi a professionisti, è possibile eseguire lavori di cromatura in autonomia, riducendo significativamente i costi. Inoltre, permette di personalizzare ogni dettaglio, adattando il processo alle proprie esigenze e ottenendo risultati su misura.

Tuttavia, la cromatura fai da te presenta anche diversi svantaggi. Innanzitutto, si tratta di un procedimento tecnicamente complesso, che richiede precisione e attenzione. Senza una buona conoscenza dei processi chimici ed elettrici coinvolti, il rischio di ottenere risultati insoddisfacenti è elevato. 

Il rischio per la salute è concreto: i prodotti chimici utilizzati, come l’acido cromo, sono estremamente tossici e cancerogeni. Il rischio di inalazione di vapori pericolosi o di contatto con sostanze irritanti è sempre presente.

Per questo motivo, le avvertenze legate alla sicurezza sono fondamentali. Chi decide di intraprendere un progetto di cromatura fai da te deve indossare sempre adeguati dispositivi di protezione personale, come guanti resistenti agli agenti chimici, occhiali protettivi e maschere con filtri adatti per evitare l’inalazione di vapori tossici. È altrettanto importante operare in ambienti ben ventilati o, preferibilmente, all’aperto. Infine, lo smaltimento corretto delle sostanze chimiche è essenziale per evitare danni all’ambiente, seguendo sempre le normative locali.

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