I tempi per la cessione dell’ex Ilva si allungano. L’incontro di questa mattina tra il governo e i commissari straordinari ha confermato che la scelta dell’acquirente richiederà più tempo del previsto. Secondo il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, la necessità di ulteriori valutazioni è legata alle proposte migliorative presentate nelle ultime ore dai soggetti in gara.
«I commissari stanno approfondendo le tre offerte rimaste in campo, considerando gli aggiornamenti apportati dai partecipanti, tra cui Jindal, ma non solo», ha dichiarato Urso a margine di un’audizione alla Camera. Il ministro ha sottolineato come la procedura in corso favorisca un processo di rilancio competitivo, permettendo ai candidati di migliorare le proprie proposte fino alla decisione finale.
Le novità emerse di recente hanno reso necessaria un’analisi più approfondita da parte dei commissari. «Alcuni degli offerenti hanno comunicato alla stampa di aver presentato nuove proposte migliorative nelle ultime ore. È fondamentale che i commissari abbiano il tempo necessario per esaminarle nel dettaglio», ha aggiunto Urso.
Nel frattempo, prende corpo l’ipotesi di un ritorno di Invitalia nel capitale dell’ex Ilva, con una quota di minoranza accanto al futuro acquirente. «Alcuni degli attori in gara hanno esplicitamente richiesto la presenza di un socio pubblico per rafforzare il proprio piano industriale», ha confermato Urso. Se questa soluzione venisse adottata, Invitalia assumerebbe un ruolo simile a quello già ricoperto in passato in Acciaierie d’Italia, esperienza che però non ha portato ai risultati sperati.
L’assegnazione dell’ex Ilva, quindi, slitta di qualche settimana, con i commissari al lavoro per valutare le nuove condizioni offerte dagli investitori.