L’alluminio: caratteristiche, Tavola Periodica e tanto altro. Tutto su uno dei metalli più utilizzati al mondo noto per la sua leggerezza, resistenza alla corrosione e versatilità.
In questo articolo tutto ciò che devi sapere su questo elemento chimico:
- posizione nella tavola periodica
- caratteristiche atomiche
- caratteristiche fisiche e chimiche
- origine, applicazioni e curiosità
Alluminio: cos’è e come appare
L’alluminio è un metallo leggero, di colore argenteo e lucente, noto per la sua resistenza alla corrosione. Si tratta di un elemento chimico della famiglia dei metalli alcalino-terrosi, con simbolo chimico Al e numero atomico 13.
È il metallo più abbondante nella crosta terrestre, costituendo circa il 8% del suo peso. A temperatura ambiente, l’alluminio è solido e facilmente lavorabile, il che lo rende adatto a una vasta gamma di applicazioni, dai componenti aerospaziali alle lattine per bevande. Nonostante la sua abbondanza, è un materiale che si trova raramente in forma pura in natura, poiché tende a combinarsi con altri elementi per formare minerali come la bauxite.
Caratteristiche principali dell’alluminio
L’alluminio è un metallo che possiede diverse caratteristiche fisiche e chimiche uniche, che lo rendono particolarmente utile in una vasta gamma di applicazioni. Qui elenchiamo le principali, se vuoi saperne di più continua a leggere.
- Stato fisico: solido lucido e argenteo
- Resistenza alla corrosione: alta
- Reattività chimica: alta
- Conduttività: alta
- Leggerezza: densità bassa
- Duttilità e malleabilità: facilmente lavorabile e modellabile
- Alta capacità di formare leghe: ottima predisposizione a formare leghe

Simbolo Chimico | Al |
Numero Atomico | 13 |
Gruppo | 13 (Semimetalli) |
Periodo | 3 |
Blocco | s |
Conducibilità Elettrica | Buona |
Colore | Bianco argentato (opaco) |
Massa Atomica | 26,98 u |
Densità | 2,70 g/cm³ |
Punto di Fusione | 660,3 °C |
Punto di Ebollizione | 2.470 °C |
Stato Fisico | Solido a temperatura ambiente |
Resistenza alla Corrosione | Buona, grazie alla formazione di un rivestimento protettivo di ossido |
Configurazione Elettronica | [Ne] 3s² 3p¹ |
Elettronegatività | 1,61 (scala di Pauling) |
Raggio Atomico | 143 pm |
Energia di Ionizzazione (1ª) | 577,5 kJ/mol |
Affinità Elettronica | 41,8 kJ/mol |
L’alluminio nella Tavola Periodica degli Elementi
L’alluminio si trova nella tavola periodica degli elementi nel gruppo 13 (precedentemente noto come gruppo IIIA) e nella periodo 3. Questo lo colloca tra i metalli di transizione leggeri e i metalli più comuni, come il ferro e il rame, sebbene sia più leggero di questi ultimi. In particolare, l’alluminio appartiene alla famiglia del borone, che include altri elementi come il boro e il gallio. È importante notare che l’alluminio è un metallo, ma si differenzia dai metalli di transizione per alcune caratteristiche chimiche e fisiche.

Essendo un metallo alcalino-terroso, l’alluminio è posizionato in una zona che mostra una tendenza a comportarsi in modo simile a quelli dei metalli leggeri, ma con un’eccezione significativa: è un metallo non ferroso, il che significa che non contiene ferro ed è meno suscettibile alla ruggine, grazie al suo strato protettivo di ossido di alluminio.
Nel quadrante della tavola periodica, l’alluminio occupa la casella 13 (simbolo: Al) con il numero atomico 13, il che indica che un atomo di alluminio ha 13 protoni nel suo nucleo. Questo numero atomico è fondamentale per comprendere la struttura dell’alluminio e come si lega con altri elementi chimici, determinando il comportamento nelle reazioni chimiche. La posizione dell’alluminio nella tavola periodica suggerisce anche le sue proprietà uniche, come la sua capacità di formare leghe leggere e resistenti, molto usate nell’industria aerospaziale e automobilistica.
I metalli della Tavola Periodica
I metalli nella tavola periodica occupano la maggior parte degli elementi e si distinguono per proprietà come conducibilità elettrica e termica, lucentezza e duttilità. Si dividono in diverse categorie, tra cui i metalli alcalini, alcalino-terrosi, di transizione e post-transizione.
I metalli di transizione, situati nei gruppi dal 3 al 12, sono caratterizzati dalla presenza di elettroni negli orbitali d, che conferisce loro una grande varietà di stati di ossidazione e una notevole reattività. Questi elementi, tra cui ferro, rame e oro, sono essenziali per molte applicazioni industriali grazie alla loro resistenza, capacità di formare leghe e proprietà catalitiche. A differenza dei metalli più reattivi come gli alcalini, i metalli di transizione tendono a essere più stabili e a formare composti colorati, utilizzati in pigmenti e catalizzatori.
Leggi di più sui metalli della tavola periodica
Nel prossimo capitolo, esploreremo come leggere queste informazioni nel contesto della tavola periodica, analizzando i numeri atomici e altri dettagli che ci permettono di comprendere meglio le proprietà chimiche e fisiche dell’alluminio.
Alluminio nella Tavola Periodica: informazioni atomiche e di gruppo
Nel quadrante della tavola periodica che rappresenta l’alluminio, possiamo trovare diverse informazioni chiave che ci aiutano a comprendere meglio la sua struttura atomica e chimica. Ecco cosa significano i numeri e le etichette che accompagnano l’elemento Al.


- Numero atomico: 13
Il numero atomico dell’alluminio è 13. Questo numero è fondamentale, in quanto indica il numero di protoni presenti nel nucleo dell’atomo di alluminio. Ogni elemento chimico ha un numero atomico unico che determina la sua identità. Nel caso dell’alluminio, il numero atomico 13 implica che ogni atomo di alluminio ha 13 protoni. Il numero di protoni è anche uguale al numero di elettroni presenti nell’atomo in stato neutro, il che significa che un atomo di alluminio ha 13 elettroni che si distribuiscono in orbitali attorno al nucleo.
- Massa atomica: circa 26.98 u
La massa atomica dell’alluminio è circa 26.98 unità di massa atomica (u). Questo valore indica la massa media di un atomo di alluminio, tenendo conto delle diverse isotopi naturali. Poiché l’alluminio ha principalmente un isotopo stabile con 13 protoni e 14 neutroni, la massa atomica è approssimativamente 27. La massa atomica è utilizzata per determinare la quantità di atomi in un campione di materiale e per calcolare le reazioni chimiche.
- Gruppo: 13
L’alluminio si trova nel gruppo 13 della tavola periodica, che fa parte della cosiddetta famiglia del boro. Gli elementi del gruppo 13, tra cui il boro (B), il gallio (Ga), l’indio (In) e il tallio (Tl), condividono alcune caratteristiche chimiche. Ad esempio, tutti hanno 3 elettroni nel loro strato di valenza (l’ultimo livello energetico), che li rende simili in termini di comportamento chimico, in particolare nella formazione di legami e nella loro reattività con altri elementi. Gli elementi di questo gruppo tendono a formare legami covalenti e, nel caso dell’alluminio, sono utilizzati in leghe grazie alla loro capacità di donare elettroni.
- Periodo: 3
L’alluminio si trova nel periodo 3 della tavola periodica, che indica che possiede tre livelli energetici di elettroni. Gli elementi nel periodo 3, che vanno dal sodio (Na) al cloro (Cl), sono noti per avere diverse proprietà chimiche e fisiche che cambiano gradualmente man mano che si spostano da sinistra a destra nella tavola. L’alluminio, come metallo, si distingue dai non metalli come il cloro, ma condivide alcune caratteristiche con gli altri metalli leggeri del periodo, come il silicio (Si).
- Configurazione elettronica: [Ne] 3s² 3p¹
Un altro dato importante nella lettura dell’alluminio nella tavola periodica è la sua configurazione elettronica.
L’alluminio ha la configurazione elettronica [Ne] 3s² 3p¹
Questo significa che, dopo aver completato il livello di energia 1 e 2 con i rispettivi elettroni, i 13 elettroni dell’alluminio si distribuiscono nel terzo livello energetico: 2 elettroni nel sottolivello 3s e 1 elettrone nel sottolivello 3p.
Questa configurazione è fondamentale per comprendere la tendenza dell’alluminio a cedere i suoi elettroni di valenza (quelli nel sottolivello 3p) per formare legami chimici, in particolare nei composti e nelle leghe.
Origine, storia e curiosità sull’alluminio
Etimologia dell’alluminio
Il nome alluminio deriva dal termine latino “alumen“, che significa “allume” o “sale di allume”, un composto a base di potassio e alluminio che era già noto nell’antichità per le sue proprietà fissative e mordenti. L’allume veniva utilizzato in vari settori, tra cui la concia delle pelli e la tintura dei tessuti. Questo legame con l’allume rispecchia l’abbondanza e la versatilità dell’alluminio anche in tempi antichi, sebbene non fosse ancora conosciuto come elemento puro.
Il termine alluminio è stato coniato nel 1807 dal chimico inglese Humphry Davy, che, durante i suoi esperimenti, cercò di isolare il metallo dall’allume. Davy inizialmente lo chiamò “aluminum”, una variante della radice latina, ma in seguito la forma “alluminio” divenne più comune, in particolare in Europa, per via della sua somiglianza con i nomi degli altri metalli della tavola periodica.
Nel corso della storia, il nome “alluminio” si è affermato a livello globale, diventando universalmente riconosciuto per designare l’elemento chimico con simbolo Al e numero atomico 13. La scelta di mantenere un legame con “alumen” riflette l’importanza storica di questo metallo e la sua connessione con le tradizioni alchemiche e chimiche.
Storia dell’alluminio
La storia dell’alluminio è un viaggio affascinante che attraversa secoli di scoperta scientifica, innovazione tecnologica e applicazioni industriali che hanno trasformato il mondo moderno. Nonostante l’alluminio sia oggi uno dei metalli più comuni e utilizzati, il suo percorso verso l’isolamento e l’uso pratico è stato lungo e complesso.
Antichità e Medioevo: l’allume
Già nell’antichità, il “alume”, un minerale che contiene alluminio, era noto e utilizzato. Gli egizi e i romani conoscevano l’allume come sostanza utile per la tintura dei tessuti e per la concia delle pelli. Non era però conosciuto l’alluminio in quanto tale, come elemento metallico isolato. Questo composto veniva estratto da minerali contenenti alluminio come l’allumina (ossido di alluminio, Al₂O₃), ma la sua forma metallica rimase sconosciuta.
Il XIX secolo: la ricerca scientifica e la scoperta
La vera rivoluzione nella storia dell’alluminio iniziò nel XIX secolo, con il progresso della chimica e la nascita della chimica moderna. Nel 1807, il chimico britannico Humphry Davy, durante i suoi esperimenti sull’allume, fu il primo a suggerire che il metallo potesse essere isolato. Davy coniò anche il termine “aluminum” per riferirsi all’elemento che avrebbe poi scoperto. Tuttavia, la sua scoperta non portò alla separazione del metallo, ma piuttosto a un passo teorico importante.
Fu solo nel 1825, grazie al chimico danese Hans Christian Ørsted, che l’alluminio venne effettivamente isolato per la prima volta. Ørsted ottenne una piccola quantità di alluminio impuro riducendo il cloruro di alluminio con potassio. Tuttavia, il metallo rimase ancora raro e difficile da produrre in quantità significative, poiché il processo era costoso e complesso.
Il 1854: la scoperta del metodo pratico
Nel 1854, l’industria cominciò a vedere il primo vero passo verso la produzione di alluminio in larga scala grazie al chimico francese Henri Etienne Sainte-Claire Deville. Deville migliorò il processo di Ørsted, perfezionando il metodo di riduzione del cloruro di alluminio utilizzando sodio anziché potassio. Nonostante il processo fosse ancora costoso e poco pratico, l’alluminio cominciò a guadagnare attenzione per le sue proprietà straordinarie, sebbene rimanesse un materiale raro e costoso, quasi esclusivo per usi scientifici e decorativi.
La fine del XIX secolo: il “metallo dei re”
Fino alla fine del XIX secolo, l’alluminio era considerato un metallo raro e prezioso, tanto da essere definito “il metallo dei re” o “metallo nobile”. La sua rarità e la sua bellezza lo rendevano ideale per la creazione di gioielli e ornamenti di lusso. Il suo uso nelle opere artistiche e nei regali reali cominciò a diffondersi. Si racconta che, nel 1855, l’imperatore francese Napoleone III ordinò una serie di posate realizzate in alluminio puro, simbolo della sua opulenza. L’alluminio, tuttavia, rimase accessibile solo a pochi privilegiati, poiché il costo della sua produzione era ancora troppo alto.
Il 1886: la scoperta del processo Hall-Héroult
La vera svolta nella produzione di alluminio avvenne nel 1886, quando due scienziati, Charles Martin Hall negli Stati Uniti e Paul Héroult in Francia, svilupparono indipendentemente un metodo molto più economico ed efficiente per produrre alluminio. Il processo, noto come Hall-Héroult, si basa sull’elettrolisi della bauxite (un minerale ricco di ossido di alluminio) per ottenere alluminio metallico. Questa scoperta ridusse enormemente i costi di produzione, rendendo l’alluminio disponibile in grandi quantità e permettendo la sua diffusione nell’industria.
Il processo Hall-Héroult è ancora oggi la base per la produzione commerciale di alluminio e ha trasformato l’alluminio da un metallo raro e costoso a uno degli elementi più abbondanti e utilizzati nell’industria moderna.
Il XX secolo: l’espansione dell’industria
Nel XX secolo, l’uso dell’alluminio esplose, grazie all’industria aerospaziale e automobilistica, che necessitava di metalli leggeri e resistenti. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’alluminio divenne un materiale fondamentale per la costruzione di aeroplani e altri veicoli militari, grazie alla sua leggerezza e resistenza. Dopo la guerra, l’industria civile lo adottò in modo massiccio per applicazioni che spaziano dall’edilizia alla produzione di contenitori per alimenti e bevande.
L’alluminio è diventato un simbolo della modernità e della sostenibilità, visto che può essere riciclato infinite volte senza perdere le sue qualità, contribuendo alla creazione di un’economia circolare più verde.
L’alluminio oggi
Oggi, l’alluminio è uno dei metalli più usati al mondo, con applicazioni che spaziano dall’industria automobilistica all’elettronica, dall’edilizia all’aerospazio. È un materiale cruciale nelle moderne leghe leggere e nei dispositivi elettronici, ed è un esempio di come l’innovazione scientifica e il progresso tecnologico possano trasformare un materiale raro in una risorsa universale.
La sua versatilità, leggerezza e capacità di resistere alla corrosione continuano a renderlo una scelta privilegiata per innumerevoli settori, e la ricerca sulla produzione sostenibile di alluminio è oggi una delle frontiere principali nel campo della scienza dei materiali.
Caratteristiche e proprietà dell’alluminio
L’alluminio, grazie alla sua posizione unica nella tavola periodica e alle sue peculiarità chimiche e fisiche, è un metallo straordinariamente versatile. Esploreremo qui in dettaglio le caratteristiche e le proprietà che lo rendono così utile in una vasta gamma di applicazioni, dalle leghe per l’industria aerospaziale alle lattine per bevande, passando per l’elettronica e la costruzione.
Posizione nella tavola periodica e legame con le sue proprietà
Come già accennato, l’alluminio si trova nel gruppo 13 (precedentemente noto come IIIA) e nel periodo 3 della tavola periodica. Questi dati forniscono indizi fondamentali sul comportamento chimico e fisico dell’alluminio:
- Metallo del gruppo 13: Essendo parte della famiglia del boro, l’alluminio condivide con altri membri di questo gruppo una configurazione elettronica simile, con 3 elettroni di valenza nel suo livello energetico più esterno. Questo lo rende un metallo capace di formare legami covalenti con altri elementi, oltre a cedere facilmente questi 3 elettroni, formando l’ione Al³⁺ in molte delle sue reazioni chimiche.
- Posizione nel periodo 3: Il fatto che l’alluminio si trovi nel terzo periodo implica che possiede tre livelli elettronici. Questo influisce sulle sue proprietà, rendendolo abbastanza reattivo ma anche capace di formare legami chimici stabili. Inoltre, la sua bassa densità, rispetto ad altri metalli più pesanti, è legata alla sua struttura atomica.
Proprietà fisiche dell’alluminio
Le proprietà fisiche dell’alluminio ne fanno un materiale ideale per un’infinità di applicazioni. Ecco le principali:
- Leggerezza
L’alluminio è noto per essere uno dei metalli più leggeri, con una densità di circa 2,7 g/cm³, che è circa un terzo di quella del ferro. Questa caratteristica lo rende ideale per la produzione di leghe leggere, particolarmente in campo aerospaziale e automobilistico, dove la riduzione del peso è cruciale per migliorare l’efficienza energetica e la resistenza dei veicoli.
- Elevata resistenza alla corrosione
Una delle caratteristiche distintive dell’alluminio è la sua incredibile resistenza alla corrosione. Quando l’alluminio viene esposto all’aria, reagisce immediatamente con l’ossigeno formando uno strato protettivo di ossido di alluminio (Al₂O₃). Questo strato è molto resistente e protegge il metallo sottostante da ulteriori reazioni chimiche con l’ambiente, come l’umidità e i sali. Per questo motivo, l’alluminio è ampiamente utilizzato per la costruzione di strutture e attrezzature destinate all’esterno, come finestre, porte e impianti navali.
- Buona conduttività di calore ed elettricità
L’alluminio è anche un buon conduttore di calore ed è utilizzato in applicazioni in cui è necessario un rapido trasferimento di calore, come nei radiatori e nei scambiatori di calore. Inoltre, la sua conduttività elettrica è seconda solo al rame, il che lo rende molto utile per cavi elettrici e altri componenti elettronici.
- Malleabilità e duttilità
L’alluminio è altamente malleabile e duttile, il che significa che può essere facilmente modellato in forme diverse senza rompersi. Questo lo rende adatto alla produzione di fogli sottili, fili, lastre e altre forme. In effetti, può essere lavorato in foglie sottilissime (come nel caso delle lattine per bevande), che sono ampiamente utilizzate in packaging e altre applicazioni.
- Punto di fusione relativamente basso
L’alluminio ha un punto di fusione di circa 660°C, che è più basso rispetto a molti altri metalli, come il ferro. Questo lo rende più facile da fondere e lavorare in forme industriali. Inoltre, la fusione avviene a temperature che non richiedono attrezzature troppo complesse, rendendo la produzione di alluminio relativamente economica.
Proprietà chimiche dell’alluminio
L’alluminio, come tutti i metalli, ha un comportamento chimico peculiare che dipende dalla sua posizione nella tavola periodica. Di seguito alcune delle principali proprietà chimiche:
- Reattività con l’ossigeno
Come già accennato, l’alluminio è un metallo reattivo che forma uno strato protettivo di ossido sulla sua superficie. Tuttavia, se l’ossido di alluminio viene danneggiato, il metallo sottostante è subito vulnerabile alla corrosione. Questo è il motivo per cui, in alcuni ambienti, come ad esempio nell’industria aerospaziale, si preferisce trattare la superficie dell’alluminio con tecniche speciali per aumentarne la resistenza alla corrosione.
- Formazione di leghe
L’alluminio è molto facilmente legato ad altri metalli, formando leghe leggere ma resistenti. Le leghe di alluminio sono utilizzate in molte applicazioni industriali, come nella produzione di automobili, aerei e imballaggi. Queste leghe possono includere metalli come il rame, il magnesio e il silicio, e ogni combinazione conferisce specifiche proprietà di resistenza meccanica, durata e resistenza alla fatica.
- Reattività con acidi e basi
L’alluminio è solubile in molti acidi, come l’acido cloridrico (HCl), e reagisce liberando idrogeno. Questa reattività lo rende utile in alcune applicazioni chimiche, ma anche pericoloso in ambienti con acidi forti. D’altro canto, l’alluminio è resistente alle soluzioni alcaline come l’idrossido di sodio (NaOH), che possono attaccare molti altri metalli.
- Resistenza all’ossidazione
L’ossido di alluminio è una sostanza impermeabile e resistente, che forma un rivestimento protettivo per il metallo sottostante. In molte applicazioni industriali, l’alluminio viene trattato tramite un processo chiamato anodizzazione, che potenzia ulteriormente la resistenza alla corrosione e permette di colorare il materiale, offrendo anche una protezione estetica.
La struttura atomica dell’alluminio
La struttura atomica dell’alluminio è fondamentale per comprendere molte delle sue proprietà chimiche e fisiche. L’alluminio, come tutti gli altri elementi chimici, è costituito da atomi, che a loro volta sono formati da particelle subatomiche: protoni, neutroni ed elettroni. Esploriamo più nel dettaglio la disposizione di queste particelle e come esse influenzano il comportamento dell’alluminio.
L’alluminio ha un numero atomico di 13, il che significa che ogni atomo di alluminio possiede 13 protoni nel suo nucleo. Questo determina il suo comportamento chimico e lo colloca nel gruppo 13 della tavola periodica. Il numero atomico è un parametro cruciale per definire l’identità di un elemento e determinare la sua posizione nella tavola periodica.
Distribuzione degli elettroni
La disposizione degli elettroni nell’atomo di alluminio segue la legge di Aufbau, che stabilisce l’ordine di riempimento dei livelli energetici degli elettroni. Poiché l’alluminio ha 13 elettroni, la sua configurazione elettronica è la seguente:
- K-sottolivello (1° livello): 2 elettroni
- L-sottolivello (2° livello): 8 elettroni
- M-sottolivello (3° livello): 3 elettroni
La configurazione elettronica completa dell’alluminio è quindi 1s² 2s² 2p⁶ 3s² 3p¹.
Questi 3 elettroni di valenza (nella terza orbita) sono di grande importanza, poiché sono coinvolti nelle reazioni chimiche e nelle proprietà di legame. Gli elettroni di valenza sono quelli che partecipano alla formazione di legami con altri atomi e sono anche la causa principale delle reazioni chimiche in cui l’alluminio è coinvolto.
Nucleo atomico
Il nucleo di un atomo di alluminio contiene 13 protoni e un numero di neutroni che può variare a seconda degli isotopi. L’isotopo più abbondante dell’alluminio è Al-27, che ha 14 neutroni. L’isotopo Al-27 è stabile e costituisce la maggior parte dell’alluminio presente in natura.
Configurazione cristallina
L’alluminio si presenta in natura sotto forma di un cristallo cubico a facce centrate (FCC, Face-Centered Cubic). Questa disposizione atomica è molto comune tra i metalli e contribuisce alle sue proprietà fisiche, come la malleabilità e la duttilità. In una struttura FCC, gli atomi sono disposti in modo tale che ogni atomo è circondato da altri 12 atomi, e questo arrangiamento consente agli atomi di muoversi relativamente facilmente gli uni rispetto agli altri, permettendo così la deformazione plastica senza frattura.
Energia di ionizzazione e affinità elettronica
L’energia di ionizzazione è la quantità di energia necessaria per rimuovere un elettrone da un atomo neutro.
Nel caso dell’alluminio, la prima energia di ionizzazione è relativamente bassa, il che significa che l’alluminio cede facilmente i suoi 3 elettroni di valenza. Questo è il motivo per cui l’alluminio tende a formare ioni Al³⁺ durante le reazioni chimiche, caratterizzandosi per il suo comportamento di metallo che cede facilmente elettroni.
L’affinità elettronica, che indica l’energia rilasciata quando un atomo acquisisce un elettrone, è più bassa per l’alluminio rispetto ad altri metalli, il che significa che l’alluminio non è incline ad acquisire elettroni per formare anioni stabili, ma preferisce cedere i suoi elettroni di valenza per diventare catione Al³⁺.
Raggio atomico e legami chimici
L’alluminio ha un raggio atomico relativamente grande rispetto ad altri metalli di transizione, ma comunque contenuto rispetto ai metalli alcalini. Questo raggio atomico, combinato con la sua configurazione elettronica, spiega il suo comportamento chimico: tende a formare legami metallici con altri atomi di alluminio e legami ionici con altri elementi non metallici come gli alogeni (ad esempio, il cloro).

Quando l’alluminio reagisce con altri elementi, i suoi elettroni di valenza vengono ceduti, dando origine a ioni Al³⁺. Il legame che si forma tra questi ioni e altri elementi come il cloro (Cl⁻) porta alla creazione di sali come il cloruro di alluminio (AlCl₃), utilizzato in numerose applicazioni industriali.
Usi e applicazioni dell’alluminio
L’alluminio è un materiale versatile, ampiamente utilizzato in molti settori grazie alla sua leggerezza, resistenza alla corrosione e facilità di lavorazione. Ecco alcune delle principali applicazioni:
Gli oggetti più diffusi in alluminio:
- Lattine per bevande
- Fogli e pellicole per alimenti
- Contenitori per alimenti (ad esempio, vaschette da forno)
- Cavi elettrici
- Componenti elettronici (come scatole e parti di dispositivi)
- Finestre, porte e facciate edilizie
- Parti di veicoli e aerei (come fusoliere e motori)
Settori che utilizzano l’alluminio:
- Industria aerospaziale e automobilistica: L’alluminio viene usato per costruire parti strutturali di aerei e veicoli, migliorando l’efficienza energetica grazie alla sua leggerezza.
- Imballaggi: È ideale per la produzione di lattine, foglio per alimenti e pellicole, per la sua capacità di proteggere i prodotti e prolungare la loro durata.
- Elettronica e cavi elettrici: Grazie alla buona conduttività elettrica, l’alluminio è ampiamente utilizzato in componenti elettronici e cavi.
- Costruzioni: Utilizzato per finestre, porte, facciate e altre strutture edilizie, grazie alla sua resistenza e facilità di lavorazione.
- Riciclaggio: L’alluminio è un materiale facilmente riciclabile, il che consente un risparmio energetico significativo nel processo di produzione.
5 curiosità sull’alluminio
- Non è sempre stato conosciuto: Sebbene l’alluminio sia oggi uno dei metalli più comuni e utilizzati, una volta era estremamente raro e prezioso. Nel XIX secolo, l’alluminio veniva considerato così raro e pregiato che veniva usato per creare oggetti di lusso, come posate e gioielli. Addirittura, Napoleone III aveva una serie di posate d’oro e alluminio per le cene più importanti.
- L’alluminio è leggero, ma potente: Nonostante la sua leggerezza, l’alluminio è un materiale incredibilmente resistente. La sua alta resistenza alla corrosione lo rende ideale per l’uso in ambienti marini e per strutture che devono resistere a condizioni atmosferiche estreme.
- Il primo isolamento termico: La sua capacità di riflettere il calore è stata sfruttata per la creazione di isolamenti termici per edifici e veicoli. Una delle sue applicazioni più note è nelle coperture termiche per spazi esterni e edifici ad alte prestazioni energetiche.
- Superficie riflettente: L’alluminio è anche utilizzato per mirini e telescopi spaziali grazie alla sua incredibile capacità di riflettere la luce. I telescopi spaziali e i satelliti solari usano frequentemente specchi in alluminio per catturare e riflettere la luce solare o altre radiazioni.
- L’alluminio non è solo un metallo utilissimo dal punto di vista industriale ed economico, ma anche un materiale che, se gestito correttamente attraverso il riciclo, gioca un ruolo fondamentale nel ridurre l’impatto ambientale globale. Con il suo potenziale di riciclaggio infinito e le sue molteplici applicazioni, l’alluminio rimane uno dei materiali più vitali del nostro tempo.
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